Ultimo aggiornamento il 15/11/2023
Allora, state bene attenti perché questa è la spiegazione definitiva di cos’è una crittografia mnemonica e del perché si chiami crittografia mnemonica. Vi diremo prima cosa significa crittografia mnemonica e perché si chiama così e successivamente troverete delle note e cenni storici e degli esempi, che avrete magari già visto in passato in qualche rivista di enigmistica, o nella Settimana enigmistica stessa; in passato perché a partire dal 2011 la crittografia mnemonica ha assunto il nome di frase bisenso pertanto la troverete riportata proprio con tale denominazione.
Per risolvere le crittografie bisogna tenere conto di una cosa: gli enigmografi, o enigmisti se preferite, parlano in maniera strana e in un linguaggio ci cui non v’è traccia nell’uso quotidiano. Il fatto che si chiami crittografia lascia intendere che si tratta di qualcosa che è da decifrare ma non bisogna pensare a codici segreti e messaggi tipici dei film di spionaggio militare. La crittografia in parole povere è un’interpretazione linguistica di un esposto e cioè di una frase o di una parola che vi viene presentata.
La soluzione è un’espressione che da vita a due letture: la prima descrive l’esposto (ma può anche modificarlo), la seconda lettura è la soluzione vera e propria. Questo è quanto hanno in comune le varie crittografie che poi hanno però caratteristiche e nomi diversi. I nomi poi, che vengono dati alle varie crittografie lasciano il tempo che trovano. Una volta compreso il meccanismo poco importa sapere perché una crittografia si chiama ad esempio mnemonica. Vediamo prima un esempio e poi spieghiamo perché si chiami mnemonica:
Vediamo dunque questa prima crittografia del 1966 pubblicata su Penombra e il cui autore è Zoroastro e capiamo come si risolve:
Crittografia mnemonica (3 7 2 4)
MAGLIONI ALL’INGROSSO
Cosa bisogna fare. Bisogna trovare una frase composta da 4 parole come indicato nel diagramma (3 7 2 4) rispettivamente di 3, 7, 2 e 4 lettere e che sia una spiegazione, un sinonimo dell’esposto cioè di quanto vedete chiaramente scritto e cioè in questo caso Maglioni all’ingrosso ma, che abbia anche un significato diverso se presa singolarmente.
Per farvi comprendere meglio riveliamo subito la soluzione che è: una partita di golf. E’ chiaro il senso della crittografia mnemonica? Di fatto la soluzione (in questo caso una partita di golf) è certamente un sinonimo dell’esposto ovvero maglioni all’ingrosso, ma la frase della soluzione avulsa dall’esposto ha tutt’altro significato spesso riferita a una locuzione o a espressioni idiomatiche, frasi fatte di uso comune, modi di dire, proverbi.
Perché questa cosa? perché la frase in seconda lettura deve essere un modo di dire una frase idiomatica, un’espressione comune? Semplice per aiutare il solutore ad arrivare più velocemente alla soluzione per intuizione; sarebbe infatti complicato risolvere una crittografia mnemonica se la soluzione non fosse un’espressione di uso comune e che non faccia parte dei modi di dire comuni.
In un caso correlato all’esposto la frase della soluzione si riferisce al commercio dei maglioni, ai golf dove appunto il sostantivo partita si intende una quantità di merce omogenea che si contratta appunto all’ingrosso. Nell’altro caso si riferisce allo sport dove per partita si riferisce a una gara sportiva.
Le crittografie mnemoniche diciamo che sono le più interessanti dal punto di vista linguistico e sono anche le più spiritose e per risolverle non è male approcciarsi alle stesse con un po’ di umorismo.
Un altro famosissimo esempio, forse il più famoso è quello di Lucia Luminasi (Lucetta)
Crittografia mnemonica (5 6 2 13)
CUCCHIAINO
Anche qui bisogna trovare una frase, un sinonimo, una spiegazione in frase di 4 parole di rispettivamente 5, 6, 2 e 13 lettere che però abbia anche un doppio senso. La soluzione ve lo diciamo subito è mezzo minuto di raccoglimento.
Capito? Il cucchiaino è infatti un piccolo (cioè minuto) strumento (cioè mezzo) che serve per raccogliere (raccoglimento). Quindi il cucchiaino è certamente un mezzo minuto di raccoglimento ma, se prendiamo la stessa frase si può intendere come mezzo minuto di raccoglimento un breve periodo di tempo (mezzo minuto appunto) in cui ci si raccoglie spiritualmente per commemorare ad esempio i defunti, per pregare.
Bella eh? Oh, va detto che la crittografia mnemonica può anche essere rappresentata graficamente con un immagine e il cui risultato potremmo chiamare rebus mnemonico ma la sostanza non cambia come potete vedere dall’immagine.
Come dite? Non abbiamo ancora spiegato perché la crittografia mnemonica si chiama crittografia mnemonica? E’ presto detto. In passato la frase risolutiva doveva essere un proverbio o un verso noto soprattutto dantesco per cui il ragionamento per arrivare alla soluzione doveva essere di tipo mnemonico ovvero l’esposto correttamente interpretato, rimanda (fa ricordare appunto) appunto a una frase fatta, un modo di dire comune che sta nella nostra memoria e che per risolvere dovremmo appunto ricordare (l’hai sentito dire, l’hai letto e quindi cerchi di ricordartelo mnemonicamente). E’ chiaro ora?
Bene ora non dite che non ve l’abbiamo spiegato. Passiamo ora ai cenni storici della crittografia mnemonica. La prima crittografia (non necessariamente mnemonica) ha origine a fine ottocento e pubblicata il 1′ aprile 1876 e pubblicata su “La gara degli indovini” da Gustavo Croce.
L’esposto della crittografia era il seguente: B.59. Il gioco però non fu risolto da nessuno e pertanto sui richiesta dei lettori venne pubblicata la soluzione sul numero successivo ed era: “L’Italia si prepara a festeggiar degnamente l’anniversario di Legnano”.
Nonostante la soluzione molti lettori chiesero spiegazioni perché non era chiaro il senso. La redazione non spiego’ il senso della cosa perché riteneva che la soluzione fosse un segreto dell’autore ovvero il Sig. Croce e per tale ragione non pubblico’ chiarimenti. L’ipotesi è che quella crittografia, visto che era stata pubblicata il 1′ d’aprile, fosse un pesce d’Aprile.
Se volete provare a creare delle crittografie mnemoniche dovreste partire da parole che hanno un doppio senso, un doppio significato. Buon divertimento.
Giornalista e marketer, sono esperto di giochi di parole, rebus, enigmistica e cruciverba. Ho lavorato nel tour operating e poi nel digital, presso i più importanti publisher online, come responsabile del desk editoriale. Nutro sempre una passione sconfinata per i viaggi e per le parole. La esprimo con i contenuti pubblicati su questo sito, con cui spero di offrire momenti di svago intelligente agli utenti.