Ultimo aggiornamento il 13/06/2022
Di per se risolvere i rebus è molto semplice. Il rebus (la parola deriva dal latino e significa con le cose) si presenta come una vignetta, una foto in cui sono rappresentati delle persone, animali oggetti situazioni sui quali sono inserite delle lettere (grafemi).
Ricordatevi che c’è un dizionario delle parole strane dei rebus
La combinazione di questi elementi dovrà dar vita ad una frase, una espressione di senso compiuto. Per aiutarti a risolvere il rebus è sempre indicato un diagramma numerico che indica la lunghezza delle parole che compongono la frase.
Da dove si parte per risolvere un rebus
Per risolvere un rebus si parte da sinistra verso destra (ma se non si riesce a capire che cosa rappresenta la prima immagine contraddistinta dalla lettera/e si può partire da destra e andare a intuito per risalire alla prima parte). Non importa se le lettere (grafemi) sono in alto o in basso, per cui nell’esempio qui di seguito si parte da RT e poi si passa a BRA.
Come si fa a capire la lunghezza della frase
Nell’esempio qui sopra ad esempio c’è scritto (8 7) tra parentesi e questo significa che la frase è composta da due parole (ci sono solo due numeri quindi le parole sono due) e 8 sta a indicare le lettere che compongono la prima parola e 7 indica le lettere della seconda parola. Se un numero tra parentesi è scritto tra virgolette significa che quella parola può essere una sigla, una parola straniera o una espressione gergale.
Le lettere nei rebus vanno messe prima o dopo
E’ questa la difficoltà dei rebus. A volte vanno prima a volte vanno dopo. Il suggerimento è quello di scriversi la parola che il grafema (la lettera, o lettere) che contraddistingue l’azione, il soggetto, l’oggeto e vedere se suona bene messa prima o dopo. Sempre nel rebus sopra abbiamo delle scope per cui bisogna capire se le lettere RT vanno messe prima o dopo anche guardando alla lunghezza della prima parola. Abbiamo una parola di 8 lettere, se metto RT prima di scope non ha senso; se le metto dopo comincia a suonare bene: scopeRT_.
Le parole con l’acca perdono la H
Ricordatevi che nei rebus ha, hanno perdono l’acca. Ma perché si può fare? Ce lo dice l’Accademia della Crusca; di fatto ha, hai, hanno, ho anche nella lingua italiano si può scrivere senza h purché si scrivano con accento grave ovvero à, ànno, ài, ò per distinguerle da anno (sostantivo), ai (preposizione articolata), a (preposizione semplice), o (congiunzione). Quindi ad esempio se in un rebus se trovate un soggetto (ad esempio contraddistinto dai grafemi RS che ha (in mano) un cono lo traduciamo con RS à cono.
Parole strane nei rebus
Non serve conoscerle tutte (e in ogni caso all’inizio dell’articolo vi abbiamo messo il link a questo elenco) perché a volte si arriva per intuizione pur non conoscendo le parole
Le lettere sopra delle barrette verticali
Vi sarà capitato di vederle. Quelle barrette verticali nascondo la parola che ci serve per cui ad esempio se trovate un rebus in cui è, ad esempio, illustrato un libro con scritto IIIIIIII Pausini e sopra le barrette ci sono delle lettere significa che la parola che ci interessa è Laura. Il numero di barrette non indica il numero delle lettere della parola che a noi interessa.
Sintassi a cavolo
Spesso la sintassi dei rebus è astrusa e fuori luogo per cui ad esempio il verbo va alla fine. Marco palla à (ha), mentre diremmo Marco palla à (ha). Inoltre gli articoli spesso vengono omessi.
Rebus di relazione
I rebus spesso sono di denominazione ovvero bisogna denominare ciò che i grafemi indicano ma a volte i rebus sono di relazione per cui bisogna in cosa è diverso un soggetto contraddistinto da un grafema rispetto a un soggetto nella vignetta. Un soggetto va via, allora quello col grafema è fermo quindi “resta”
Suggerimenti finali:
- Scrivete con una matita (o penna)
- Ragionate ad alta voce
- Se non riuscite a partire cominciate a risolvere la parte a destra
- Se non vi viene la soluzione… la soluzione vi viene a trovare in sogno, per cui abbandonate per un giorno il vostro rebus e riguardatevelo il giorno dopo.
- Non è necessario avere una grande cultura ma essere nozionisti e avere un ricco vocabolario e proprietà di linguaggio aiuta
Un esempio di rebus
Altro esempio: Rebus 4, 2, 6, 4) Qui abbiamo il buon Steve Jobs che tiene in mano il famoso Tablet che ha un preciso nome ovvero IPAD sul quale è posta la lettera P.
Iniziamo aggiungiamo all’IPAD la lettera P… PIPAD. Ok ma la prima parola è di 4 lettere per cui dobbiamo spezzare (tecnicamente si chiama cesura questa operazione) questa composizione ovvero PIPA e mi avanza così la D. La tengo lì e ora dovrò usarla. Bene abbiamo ora un pettine con la lettera I sopra. Ok ma la lettera I è sui denti più larghi di questo pettine, così larghi che si definiscono RADI.
Ok abbiamo PIPA poi una D poi una I e poi RADI… PIPA (4 lettere) poi una parola di 2 D+I= DI e infine RADI. Per il momento abbiamo PIPA DI RADI.. ma la terza parola è di 6 lettere ma al momento la mia terza parola (RADI) è composta da 4. Qui si può lavorare anche attingendo alle piccole nozioni in nostro possesso.
Le pipe spesso sono fatte di radica… ok s allora ho RADI mi manca CA per formare RADICA… e dove lo prendo CA? Beh abbiamo della lattuga. Una da 1,50 al KG e una da 3,50 più… CARA della prima. Bene ho trova la CA che cercavo. RADICA.
Mi avanzano però le lettere RA della parola CARA e l’ultima parola è di 4 lettere per cui a RA basta aggiungere le ultime lettere sulla RA ottenendo RARA. Ci siamo! PIPA DI RADICA RARA.
Altri giochi da stampare li trovate in questa pagina.
Giornalista e marketer, sono esperto di giochi di parole, rebus, enigmistica e cruciverba. Ho lavorato nel tour operating e poi nel digital, presso i più importanti publisher online, come responsabile del desk editoriale. Nutro sempre una passione sconfinata per i viaggi e per le parole. La esprimo con i contenuti pubblicati su questo sito, con cui spero di offrire momenti di svago intelligente agli utenti.