Ecco una poesia fatta con gli emoji (ricordate si dice emoji e non emoticon). Si tratta de Il passero solitario di Giovanni Pascoli.
Avete notato la nuova funzionalità del vostro smartphone quando state scrivendo un messaggio su WhatsApp? Sì dai quella dell’autocompletamento della parola con un emoji, ovvero quando tu stai ad esempio per scrivere cuore e ti viene proposto l’emoji del cuore che sostituisce proprio la parola cuore.
Ecco siamo partiti da questa nuova funzionalità per proporre le poesie più famose come se fossero scritte oggi via WhatsApp. La potete usare anche a scuola. Vediamo che ne è uscito con Il passero solitario di Giovanni Pascoli:
Tu nella torre avita,
passero solitario,
tenti la tua 🎹,
come nel santuario
monaca prigioniera
l’organo, a 🌺 di dita
Che pallida, fugace,
stupì 3⃣ 🎼, chiuse
nell’organo, tre ☀,
in un istante effuse,
3⃣ come 3⃣parole
ch’ella ha sepolte, in pace.
Da un ermo santuario
che sa di morto incenso
nelle grandi archi vuote,
di tra un silenzio immenso
mandi le tue 3⃣ 🎼
spirito solitario
Giornalista e marketer, sono esperto di giochi di parole, rebus, enigmistica e cruciverba. Ho lavorato nel tour operating e poi nel digital, presso i più importanti publisher online, come responsabile del desk editoriale. Nutro sempre una passione sconfinata per i viaggi e per le parole. La esprimo con i contenuti pubblicati su questo sito, con cui spero di offrire momenti di svago intelligente agli utenti.