origine della parola stivale

Le parole legate all’abbigliamento raccontano la storia della cultura e dell’evoluzione sociale. Tra queste, il termine “stivale” ha un’origine affascinante che si intreccia con l’evoluzione della moda e della lingua italiana. L’origine della parola stivale ci porta indietro nei secoli, tra influenze latine e francesi, fino all’uso che ne facciamo oggi.

Se vogliamo poi aggiungere ancora più fascino all’etimologia della parola stivale… ricordiamoci che siamo in un paese che ha forma di uno stivale! Il tacco è, come ci ricordiamo dalle scuole elementari, il Salento e la Calabria come punta. Ma bando alle ciance e approfondiamo l’argomento.

Si dice il stivale o lo stivale?

Innanzitutto dobbiamo scogliere questo dubbio che seppur banale va affrontato. Se d’istinto avete risposto “lo stivale” è corretto; ma qual è la regola tale per cui su usa “lo” e non “il”.

Si dice “lo stivale” e non “il stivale” per una questione di eufonia e di regole grammaticali dell’italiano.

L’articolo determinativo “lo” si usa davanti a parole maschili singolari che iniziano per:

  • S + consonante (es. lo stivale, lo specchio, lo studente)
  • Z (es. lo zaino, lo zucchero)
  • GN, PS, PN, X, Y (es. lo gnomo, lo psicologo, lo pneumatico, lo xilofono, lo yogurt)

Dato che stivale inizia per S seguita da una consonante, la forma corretta è “lo stivale”. Se invece iniziasse per una consonante semplice, useremmo “il” (es. il tavolo, il cappello).

Da dove viene la parola “stivale”?

Ma andiamo ora all’origine della parola stivale. La parola stivale deriva dal francese antico e provenzale estival, che probabilmente è dal latino tibialĭa. Successivamente, nel Medioevo, il termine venne influenzato dal francese antico estivali, che indicava un tipo di calzatura alta usata dai cavalieri. Questa evoluzione linguistica ha portato alla forma italiana moderna “stivale”, che oggi identifica un tipo di calzatura che copre il piede e parte della gamba.

L’evoluzione del lessico delle calzature

La lingua italiana è ricca di termini per descrivere le diverse tipologie di calzature. “Scarpa”, ad esempio, deriva dal longobardo skarpa, mentre “zoccolo” ha origini dal latino volgare soccŭlus, diminutivo di soccus ‘socco’ e si riferisce inizialmente a una calzatura in legno. “Sandalo”, invece, ha un’origine greca e latina, indicando da sempre una calzatura aperta e leggera. Questo dimostra come l’abbigliamento e il linguaggio siano strettamente legati all’evoluzione della società e alle contaminazioni culturali.

Lo stivale come simbolo: dalla parola alla rappresentazione geografica

Non è un caso che l’Italia venga spesso chiamata “lo Stivale” per via della sua caratteristica forma geografica. Questa associazione linguistica risale almeno al XIX secolo, quando i cartografi e gli scrittori iniziarono a notare la somiglianza tra la penisola italiana e la sagoma di uno stivale. Ancora oggi, l’espressione “il Bel Paese a forma di stivale” è comune e rafforza il legame tra il linguaggio e la percezione geografica.

L’influenza della moda e le tipologie di stivali

Il lessico delle calzature si è evoluto nel tempo grazie alla moda e al commercio. Termini come “stivaletto” e “tronchetto” sono nati per descrivere specifiche varianti degli stivali, mentre parole come “boots” e “texani” sono entrate nel vocabolario grazie alle influenze internazionali. Oggi il termine “stivale” viene usato per indicare una vasta gamma di modelli, dai classici in pelle alle versioni più moderne. Per chi è curioso di esplorare diverse tipologie di stivali, ecco un’interessante collezione: https://mimmu.it/collections/stivali

Stivali in inglese e in altre lingue

Concludiamo il percorso attraverso questa parola con una carrellata veloce su come si dice stivali in altre lingue

  • Spagnolo: botas
  • Francese: bottes
  • Tedesco: Stiefel
  • Portoghese: botas
  • Olandese: laarzen
  • Russo: сапоги (sapogí)
  • Giapponese: ブーツ (būtsu)
  • Cinese (Mandarino): 靴子 (xuēzi)
  • Arabo: جزمة (jazma)
  • Greco: μπότες (bótes)
  • Turco: botlar
  • Ungherese: csizma
  • Polacco: buty