Ultimo aggiornamento il 20/02/2024
Quante volte davanti a un rebus, ad esempio del La Settimana Enigmistica, vi siete trovati in difficoltà e a chiedere aiuto? Noi abbiamo invece creato un manuale, un vocabolario, un dizionario dei rebus che spiega come interpretare una serie di immagini, simboli, disegni di oggetti e azioni presenti nelle scene delle vignette che di fatto sono un aiuto per risolvere i rebus.
Come si risolve un rebus
Prima di passare al vocabolario che vedete sotto, un ripasso veloce di come si risolve un rebus. Se vuoi approfondire l’argomento e imparare a risolvere i rebus puoi seguire il mio profilo TikTok.
Il diagramma ovvero i numeri in alto
I numerelli in alto nel rebus e messi tra parentesi si chiamano diagramma e indicano di quante parole è composto il rebus e di quante parole è composte. Ad esempio REBUS (4 8 2 3) indica che è un rebus di 4 parole la cui prima è di 4 lettere, la seconda di 8 lettere, la terza di 2 e la quarta di 3)
Come si procede per risolvere un rebus
Per risolvere un rebus si procede sempre da sinistra verso destra passando attraverso tutte le lettere (che si chiamano grafemi) indipendentemente che queste siano in alto o basso. Nell’esempio qui sotto il rebus di due parole di cui la prima parola di 5 lettere e la seconda di 12 si parte da FOR, poi si passa a T e poi si va a LA e interagendo con gli oggetti/azioni contraddistinte dai grafemi. Se volete potete leggere la soluzione di questo rebus.
Altre regole dei rebus
Ci sono particolari altre regole e dinamiche dei rebus da considerare, eccone alcune:
Lettera grande e lettera piccola vicina
Quando una lettera ha vicino a sé un’altra lettera più piccola, devi frapporre tra loro la vocale A. Si dirà in questi casi che si ha una lettera all’esponente. Si legge sempre lettera grande (ovvero la base della potenza) poi si mette la “a” e la lettera piccola che è l’esponente. Ad esempio ci fosse un grafema fatto così Dt si leggerà dat.
Nel caso in cui invece ci siamo due lettere sopra un soggetto ma leggermente distanziate tra loro, devi sempre inserire la vocale “e”
Nei rebus il verbo avere (egli ha) perde la H
Ricordatevi che nei rebus la forma verbale avere coniugato all’indicativo presente perde l’h per cui “ha” (egli ha) si scrive a, “hanno” si scrive anno, per cui se vedete ad esempio un personaggio contraddistinto ad esempio dal grafema (lettera) C che ha in mano un pacco di sale diremo che C (h)a sale ovvero C a sale = casale.
Troverete quindi l’elenco di aggettivi, sostantivi, animali, miti e verbi e azioni. In fin dei conti sono sempre gli stessi che vengono raffigurati per cui cercate nell’elenco qui sotto e vedrete che riuscirete a risolvere il rebus e a trovare la soluzione. Per i verbi e le azioni da considerare che l’esempio che trovate riguardano il verbo all’infinito che poi nelle illustrazioni viene risolto in terza persona singolare o plurale (esempio l’azione di amare verrà raffigurata con ama o amano).
Questo elenco vi aiuta a capire come risolvere i rebus ma se volete approfondire e capire le regole base vi rimandiamo a questo articolo.
Le parole nei rebus (sostantivi e aggettivi)
- Abile: chi fa equilibrismo o fa qualcosa di difficile. In genere viene rappresentato accanto a uno che non sta compiendo quell’azione. Nei rebus è importante il raffronto con le altre cose che accadono intorno, nulla è fatto per caso
- Altro: oppure altra, altri, altre. Quando ci sono oggetti uguali per non ripetere il nome degli stessi si usa la parola altro
- Ante: imposte sulle finestre (al singolare anta). Le imposte sono quegli elementi in genere in legno che si chiudono per evitare di far passare la luce
- Ara: altare votivo, quella specie di blocco in marmo (se più di una diventa are) dell’antica Roma
- Aro: fiore simile alla calla (plurale ari) è un fiore bianco rappresentato in forma allungata
- Armo: vogatore, equipaggio della nave (più d’uno diventano armi ma in genere si usa al singolare perché se si vuole utilizzare armi si tende a rappresentare delle pistole e fucili)
- Aspo: attrezzo per fare le matasse di lana (se più di uno diventano aspi)
- Astro: qualsiasi corpo luminoso come il Sole, Luna, stelle, pianeti, comete
- Avo: persona anziana (oppure avi o ava o al plurale ave)
- Azza: antica arma con manico di legno e da una parte metallica a forma di accetta, con testa foggiata a martello (al plurale azze)
- Cala oppure rada : piccola insenatura del mare dove le barche possono ancorare e sostare
- Cetra: antico strumento musicale a corde (plurale cetre)
- Chepi: il berretto di forma cilindrica o troncoconica con visiera rigida dei militari
- Chino: persona piegata (o china o chine)
- Colo: il colino del tè (al plurale coli), che è quell’oggetto bucherellato disegnato in genere accanto al the
- Colono: contadino, colui che ara (plurale coloni)
- Daga: è una spada a due tagli corta e robusta
- Desto: qualcuno sveglio o attento. Di solito è messo accanto a qualcuno che invece dorme
- Divo: attore del cinema (oppure diva o divi o dive nel caso di donne)
- Dotto: persona con tanti libri (al femminile dotta o plurale dotti e dotte)
- Eco: onde sonore disegnate (se più d’uno sono echi)
- Edile o edili: sono i muratori detti appunto anche edili
- Egro: malato (se è una donna malata ad esempio in letto d’ospedale è egra o al plurale maschile egri e plurale femminile egre)
- Epa: pancia
- Erica: un particolare tipo di erba
- Erma: pilastrino quadrangolare con su una testa scolpita
- Face: fiaccola o torcia (vedi anche teda più sotto)
- Gelosia: imposta di finestra (tipo l’anta insomma)
- Greto: la striscia marginale di un fiume con ciottoli e ghiaia
- Ila: rana (se almeno due sono ile)
- Ilare: quando una persona è allegra o ride
- Irato: chi è arrabbiato
- Iri: arcobaleno
- Lapis: la matita; lapis è un sinonimo di matita
- Lido: spiaggia
- Liso: indumento logoro (o lisa se si tratta ad esempio di nome di oggetto femminile singolare. Se più di uno sono lisi o lise)
- Mas = Motoscafo armato di bombe di profondità, lanciasiluri e mitragliera
- Madia: cassapanca per la farina e l’impasto del pane (o madie)
- Madido: uno sudato o cosparso di goccioline
- Mesto: oppure mesta, meste, mesti, quando vedi una persona triste o abbacchiata
- Mica: finestra su stufe o forni (il materiale)
- Mora: frutto tra i rovi (se tante sono more)
- Moro: persone disegnate col volto più scuro (se donna mora se tante sono more se tanti uomini sono mori). Questa tipo di figura non dovrebbe essere più presente nei rebus secondo il mio giudizio perché contravviene ai principi di inclusività e risulta essere decisamente razzista (perché mai si dovrebbe definire una persona in base al colore della propria pelle?). La lascio perché se state cercando di risolvere dei vecchi rebus è possibile che la troviate ancora.
- Nari = le narici del naso, soprattutto di animali
- Narvalo = una specie di delfino che ha una lunga punta sul muso che lo fa sembrare quasi un unicorno
- Nassa: quando vedete una specie di attrezzo cilindrico fatto di materiale naturale quella è la nassa e serve per la pesca dei crostacei
- Nato: un pulcino in uovo appena rotto (oppure nati se tanti o nate se tante) o anche un essere umano quindi un bimbo piccolissimo in una culla
- Nata: un’oca o una papera o una tartaruga in uovo appena rotto (vedi sopra). Oppure una bimba in una culla su cui c’è scritto un nome femminile (quindi non è nato ma nata)
- Ode: poesia (se tante sono odi. In genere vengono rappresentate con le odi barbare di Carducci)
- Olla: pentola di coccio (plurale olle)
- Ondina: nuotatrice (plurale ondine). In genere viene rappresentata come una sirena di fiume o di mare e quindi metà donna e metà pesce
- Ori: insieme di gioielli, monili, collane scintillanti. Gli ori sono anche le carte di denari delle carte italiane
- Oste: colui che porta vino (se più d’uno sono osti)
- Otre: recipiente di pelle (se almeno due sono otri)
- Para: la suola delle scarpe
- Particola: ostia (plurale particole)
- Pieve: quando vedi una chiesa potrebbe essere definita anche pieve
- Pira: Catasta di legna che brucia o pronta per esser bruciata
- Pio: persona che prega o con il rosario in mano (se donna è pia; se più donne sono pie)
- Pope: il parroco ortodosso
- Piviale: Antico paramento sacro (se sono più d’uno sono piviali)
- Prece: preghiera (plurale preci)
- Ras: Piccolo governatore locale etiope raffigurato con copricapo con delle finissime piume
- Rezza: rete da pesca (se tante o almeno due sono rezze)
- Refe: filo (se tanti sono refi)
- Rena: la sabbia di una spiaggia
- Reo: persona arrestata e in manette (tanti uomini sono rei; tante donne sono ree, una sola è rea)
- Resta: treccia d’agli (plurale reste)
- Ria: malvagia, donna raffigurata mentre sta picchiando
- Rio: fiume
- Risma: il pacco di carta di 500 fogli, sì, tipo quelli che prendi la stampante. La risma è un’unità di misura. risma = pacco che contiene 500 fogli
- Saio: vestito del frate
- Sandolino: un tipo di barca
- Sarchia: voce del verbo sarchiare (io sarchio, tu sarchi, egli sarchia) e significa lavorare la superficie del terreno con il sarchio o altri attrezzi agricoli
- Schietto: chi è sincero
- Serto: corona, ghirlanda di fiori
- Stia: gabbia per polli (se più di una sono stie)
- Strali: frecce
- Tale: oppure tali. Quando ci sono oggetti uguali per non ripetere il nome degli stessi si usa la parola tale o tali
- Tea: rosa
- Teca: vetrinetta (plurale teche)
- Teda: fiaccola (se più d’una sono tede)
- Tedio: descrive una situazione in cui ci sono persone che si annoiano
- Tesa: parte del cappello (plurale tese)
- Tetro: se vedi un luogo scuro come una caverna ad esempio
- Tomo: grosso libro (plurale tomi)
- Totem: quel simulacro a volte fatto a forma di croce che adoravano i pellirosse
- Vate: di solito Dante
- Vescia: un particolare tipo di fungo
Animali nei rebus
- Ara: il pappagallo che spesso vediamo di colore giallo blu si chiama proprio Ara, non è che si chiama così nei rebus.
- Astori: uccelli rapaci simili agli sparvieri (tipo dei falchi insomma)
- Averla: uccello simile al passerotto rapace che si ciba di lucertole, rani, piccoli uccelli. Di solito è raffigurato con una preda infilzata su un rametto
- Chiù: uccello rapace simile al gufo (ricordatevi che la ù perde poi l’accento nella risoluzione
- Inia: delfino di fiume
- Irco: il caprone
- Manta: è quel grosso pesce a forma di aquilone. Se sono più d’uno sono mante (plurale). A volte vengono disegnate tre insieme con il grafema (la lettera) S sopra e diventa S tre mante = stremante
- Pica: gazza (se sono almeno due sono piche)
- Redo: cucciolo di animali da stalla (se più d’uno sono redi). In genere i vitelli ma talvolta anche i puledri
Verbi e azioni nei rebus
(come detto qui trovate il verbo all’infinito ma nella raffigurazione del disegno, nella sceneggiatura dovrete interpretarlo in terza persona singolare o plurale in genere sempre al presente indicativo). Dovete tenere ovviamente conto della coniugazione.
Anche qui li trovate in ordine alfabetico e pensiamo possano aiutarvi nella risoluzione dei vari rebus che trovate su La Settimana Enigmistica o altre riviste di enigmistica.
- Adunare: chiamare a raccolta dei soldati. Ci potrebbe essere un soggetto che aduna i soldati
- Amare: chi si abbraccia (quindi Ama o amano)
- Ardere: bruciare (quindi arde o ardono ma anche arso quando è bruciato; in alternativa vedi anche sotto usto)
- Calare: portar giù pesi attraverso funi (quindi cala o calano)
- Contare: chi conta
- Errare: chi sbaglia di solito un calcolo (quindi erra o errano)
- Mentire: chi dice una bugia (quindi mente o mentisce)
- Nettare: pulire (quindi netta o nettano)
- Odiare: chi odia
- Orare: pregare (quindi ora o orano)
- Ornare: rendere più bello con l’aggiunta di elementi decorativi (quindi coniugato può essere orna)
- Osare: quando qualcuno sfida qualcuno e quindi osa fare un’azione audace e in genere è rappresentato da una persona che ha un bastone in mano e sfida un serpente
- Perdere: colui che perde (in genere è contrapposto a uno che ha vinto)
- Recare: portare con sé un oggetto e quindi se qualcuno porta qualcosa in mano di fatto reca
- Recidere: chi taglia qualcosa con un colpo netto e quindi recide
- Remare: chi rema
- Restare: in genere si vede una persona che va via e una che resta; su questa persona che resta ci sono delle lettere quindi è a lui che dovete guardare
- Rischiarare: Rendere più chiaro, illuminare e quindi chi compie questa azione rischiara. Esempio di rebus rischiara U Togo L = Rischiar autogol
- Sciare: un soggetto raffigurato mentre scia
- Striare: chi dipinge delle strisce su qualcosa (quindi stria o striano)
- Strinare: bruciacchiare nella stiratura (e quindi strina)
- Stare: chi è fermo rispetto a chi va (quindi sta)
- Tendere: Allungarsi, protendersi, specialmente di parti del corpo quindi tende
- Tosare: una pecora ad esempio per cui si coniuga come tosa
- Turare: tappare (quindi tura o turano)
- Uscire: chi esce da una casa
- Usto: bruciato
- Ungere: chi o cosa è cosparsa d’olio o di grasso e quindi unto ma anche coloro che lubrificano qualcosa e quindi ungono
- Va: chi si allontana o si muove di solito di spalle rispetto a chi sta
Miti e personaggi mitologici nei rebus
Considerate che in genere vengono rappresentati con statue poggiate su una base di marmo sulla quale c’è scritto chi rappresentano ad esempio: musa della poesia; a quel punto dovete capire che si tratta di Erato
- Ares: Marte
- Ati: amato da Cibele
- Ate: dea dell’errore
- Ebe: dea della giovinezza, la coppiera degli dei
- Era: Giunone
- Erato: musa della poesia
- Ero: amata da Leandro
- Ettore: sposo di Andromaca
- Giano: il bifronte (è rappresentato con una scultura a due teste in cui i due volti sono rivolti uno a destra e uno a sinistra e uniti nella parte anteriore)
- Leda: si innamorò del cigno (in genere è rappresentata come una figura femminile priva di abiti, nuda accanto a un cigno)
- Mida: quando vedete una statua con le orecchie d’asino quello è re Mida (quindi solo Mida)
- Odino: divinità che nei rebus viene rappresentato col nome germanico di Wotan
- Talia: musa della commedia
- Ra: Dio egizio
Giornalista e marketer, sono esperto di giochi di parole, rebus, enigmistica e cruciverba. Ho lavorato nel tour operating e poi nel digital, presso i più importanti publisher online, come responsabile del desk editoriale. Nutro sempre una passione sconfinata per i viaggi e per le parole. La esprimo con i contenuti pubblicati su questo sito, con cui spero di offrire momenti di svago intelligente agli utenti.